Il conteggio delle spese di riscaldamento CISR

La contabilizzazione individuale del calore permette quindi di pagare soltanto il calore consumato da ogni famiglia; tuttavia, come per l’energia elettrica, oltre alla quota di consumo rilevata dai misuratori, bisogna pagare una quota fissa, al di là che si usi poco o tanto il riscaldamento. Bisogna cioè riservare una parte delle spese di riscaldamento per coprire i costi della manutenzione della caldaia comune e degli altri apparecchi collegati.

Va ricordato, inoltre, che, per avere lo stesso comfort degli appartamenti situati al centro del caseggiato, un appartamento esposto richiede più calore e che il suo proprietario/inquilino dovrebbe, quindi, contribuire di più alle spese di riscaldamento. La “compensazione di posizione” inserita nel calcolo di riparto tiene conto di questo svantaggio.

Al consumo di energia contribuisce anche il calore ceduto agli ambienti dall’intera rete del riscaldamento (Dispersioni delle colonne montanti, bassi rendimenti della caldaia e scambi termici tra appartamenti).
Questo consumo, definito “involontario”, poiché non viene rilevato dai misuratori di calore, deve essere inserito in percentuale nella quota fissa del conteggio di ripartizione delle spese.
Definite tutte le procedure condominiali, si può effettuare la lettura dei consumi ed il controllo degli strumenti che può avvenire in due modi:
Diretta, cioè con il rilievo dei dati sul singolo contatore/ripartitore, tramite autolettura da parte dell’utente o tramite persona autorizzata (Chekker);
Centralizzata via radio tramite una centralina, che rileva a distanza i dati di consumo collegata via radio a tutti i singoli contatori o ripartitori.
La ripartizione contabile dei costi di riscaldamento in genere viene fatta dall’Amministratore condominiale, ma può anche essere effettuata dal gestore del servizio energia, da un’azienda di servizi, ecc.

… ma la ripartizione delle spese come avviene?

Una volta identificate le spese sostenute per la gestione stagionale del riscaldamento si passa alla ripartizione.
onduzione impianto, Cer
20
manutenzione,
energia elettrica, ecc.
Consumo del
combustibile p
Il riscaldamento utilizzato
Generalmente la quota fissa si colloca, a seconda del tipo di impianto, fra il 20 ed il 50% dei costi totali di riscaldamento e viene determinata dalla assemblea di condominio. L’ammontare della quota fissa viene suddivisa fra i condomini sulla base della tabella di ripartizione millesimale/m.cubi degli appartamenti.
La parte restante delle spese di riscaldamento viene suddivisa in proporzione al calore consumato da ciascun condomino, sulla base dei consumi letti dalle apposite apparecchiature di contabilizzazione.
% - 50% assegnato in
base alle tabelle di
ripartizione vigenti nel
condominio.
80% - 50%
viene assegnato
ad ogni singolo Utente in base al consumo registrato dai misuratori.
A questo punto l’amministrazione del condominio provvederà a comunicare nel consuntivo di gestione del condominio le quote di spesa attribuite ad ogni singolo Utente.